“Se c’è bisogno delle riforme? Ogni volta
che le abbiamo fatte dopo che i costituenti scrissero la Costituzione,
abbiamo fatto solo dei pasticci, se il buongiorno si vede dal mattino
direi che potevamo risparmiarcele. Vediamo, se son rose fioriranno”.
Lo dice a Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore Pier
Ferdinando Casini, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
“Le piace più il presidenzialismo, il premierato o il cancellierato?
Mi piace poco tutto. Non crede che tutte queste riforme intacchino il
ruolo del Quirinale? Siamo un paese molto litigioso, serve un ‘pater
familias’ che possa parlare con tutti. Non a caso sia Napolitano che
Mattarella sono stati ampiamente riconfermati dal Parlamento. Quindi
togliere questa figura sopra le parti e mettere al centro delle
discussioni politiche proprio la figura del capo dello Stato per me è
un errore enorme. Questo avverrebbe anche scegliendo la soluzione del
premierato? Con il premierato si rischia di esser del tutto inutile la
figura del capo dello Stato”, ha concluso Casini.
“Io non sono nel Pd, ma sono nel gruppo parlamentare,
dove rimango. Non penso minimamente ad andarmene”.
Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Pier
Ferdinando Casini.
A chi gli domanda se Schlein risucira’ a riportare nel Pd anche
i voti di chi riteneva il partito troppo spostato al centro,
l’ex presidente della Camera osserva che “e’ quello che Schlein
sta cercando di fare, mi pare”. “Mi dicono – annota ancora – che
non si sono viste tante persone ai suoi comizi come ora”.
“Prima di suonare il de profundis per lei e per altri – conclude
– bisognerebbe vedere almeno le elezioni europee”.