‘Il progetto del canale Contorta per risolvere il problema delle Grandi navi è pericoloso per l’ambiente e rischia di compromettere definitivamente l’equilibrio nella laguna di Venezia, il presidente Letta intervenga per dire esplicitamente che non può essere inserito all’interno della corsia preferenziale della legge Obiettivo’. Lo chiede il sen. Felice Casson, vicepresidente Pd della commissione Giustizia, con un’interrogazione al presidente del Consiglio firmata da altri 21 senatori anche di altri gruppi. ‘Da notizie di stampa – spiega – si apprende che il ministro Lupi, in contrasto con il ministro dell’Ambiente, starebbe lavorando per inserire il progetto Contorta nella legge Obiettivo. Va però ricordato che il Magistrato alle Acque di Venezia ha chiesto la sospensione del ‘progetto Contorta’ in attesa di nuove integrazioni, trattandosi di un progetto pericoloso, spinto da lobbies interessate unicamente al loro profitto e non certo alla salvaguardia dell’ambiente e dei posti di lavoro’. ‘Tutta questa fretta – aggiunge – e soprattutto questa evidente e manifestata volontà di ‘aggirare’ le procedure ordinarie e di mettere in secondo piano le esigenze di tutela ambientale e lo stesso Ministro dell’Ambiente destano fortissime preoccupazioni, soprattutto in considerazione dei gravi fatti criminali che già hanno ampiamente toccato le vicende relative ai lavori svolti per la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna, preoccupazioni per un eventuale uso distorto del potere ministeriale, che pare rasentare la soglia dell’illecito’. ‘E’ necessario che il presidente Letta – conclude Casson – tuteli le decisioni prese il 5 novembre a Roma sulle Grandi navi da crociera a Venezia, affinchè venga garantito che tutte le soluzioni presentate dai vari soggetti siano contemporaneamente comparate e valutate in sede di valutazione di impatto ambientale e strategica. E per questo vieti di ricorrere alla legge obiettivo del canale Contorta. Sarebbe inoltre opportuno che della questione fosse interessato anche il ministro della Giustizia per verificare la gravità dei fatti criminali già emersi’.