‘Sulle stragi nazi-fasciste ancora troppi silenzi, governo si faccia sentire.’ Lo chiede il sen. Felice Casson con un’interrogazione al ministro della Giustizia nella quale ricorda come dal maggio 2012 l’esecutivo sia stato già tre volte sollecitato a intervenire, senza però esiti. ‘E’ necessario – aggiunge – conoscere la situazione concernente i responsabili delle stragi nazi-fasciste, così come individuati e condannati dalla magistratura militare italiana, nonché le risposte date dall’autorità tedesca competente in ordine a provvedimenti cautelari o definitivi adottati dall’autorità giudiziaria italiana in merito (pare che si tratti di almeno 40 sentenze)’. ‘Ci sono ancora tanti dubbi e problemi non risolti – spiega – tra cui quello relativo alla mancata esecuzione delle pene dell’ergastolo inflitte dai tribunali militari italiani ad oltre venti cittadini stranieri, ex militari tedeschi, residenti all’estero; considerato che: alla fine del 2010 gli ergastolani condannati con sentenza definitiva dai tribunali militari italiani erano 21. Nel frattempo ne sono morti 6. I procuratori militari italiani che avevano condotto e stanno conducendo inchieste difficoltosissime, dati quasi settanta anni trascorsi dai fatti, e assai costose, al fine di ottenere l’esecuzione della pena, hanno compiuto tutti gli atti necessari attraverso Interpol e i rituali canali ministeriali. La Germania, però, non ha quasi mai risposto e in qualche caso si è limitata a comunicare che non si poteva ottemperare dato che si trattava di processi (quelli italiani) celebrati in contumacia’. ‘Le norme europee prescrivono invece che le sentenze di condanna alla reclusione emesse da uno Stato membro devono essere rispettate, secondo una procedura ben nota, quanto meno facendo scontare, previa delibazione, la pena ai cosiddetti arresti domiciliari, trattandosi di persone in età assai avanzate, nel loro Paese’. ‘E’ necessario – conclude Casson – che il governo renda noto quanti e quali provvedimenti restrittivi della libertà personale risultino essere stati emessi dalla magistratura militare italiana nei confronti dei responsabili delle stragi nazifasciste, sia come provvedimenti cautelari, sia a seguito di sentenza definitiva, quanti e quali di questi provvedimenti risultino essere stati trasmessi all’autorità tedesca, quale risulti essere stata la risposta dell’autorità tedesca. E in caso di risposte negative, il ministro della Giustizia dovrebbe dire quali iniziative il Governo intenda assumere per la riaffermazione della giustizia ed il rispetto dei provvedimenti giurisdizionali italiani’.