‘Il governo vigili e faccia rispettare le indicazioni del Senato rispetto al passaggio delle ‘grandi navi’ a Venezia’. Lo chiede il sen. Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia, in una mozione firmata da altri 45 senatori di Pd, Autonomie, Sel, Psi, ex-M5S, compreso il capogruppo Pd Luigi Zanda.

‘Si chiede – spiega – la conferma dell’impegno già preso a febbraio 2014 dal precedente governo pur con lo stesso ministro Lupi, affinchè tutti i provvedimenti che riguardano il transito delle grandi navi crociera a Venezia, i cui contenuti possano comportare complicazioni o travisamenti procedurali o peggio violazioni di norme legislative vigenti, vadano opportunamente corretti e resi coerenti con la mozione-odg del Senato, garantendo un confronto pubblico, oltre trasparenza e correttezza di tutti gli atti istruttori’.

‘Invece – aggiunge – il decreto del 12 agosto 2014 dell’Autorità Portuale di Venezia sull’adeguamento della via acquea di accesso alla stazione Marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al canale Contorta- S.Angelo conteneva alcune forzature interpretative e divergenze alquanto significative rispetto agli indirizzi politici del Senato, privilegiando lo scavo di un solo nuovo canale dentro la laguna (il canale Contorta-S.Angelo appunto) e ipotizzando soltanto lo spostamento delle navi dal bacino di S. Marco alla laguna centrale, peraltro già notoriamente devastata dallo scavo del canale dei Petroli, di cui il nuovo canale è la continuazione e tutto ciò senza considerare quelle altre soluzioni che non comporterebbero la devastazione ulteriore della laguna di Venezia, oltre che costare di meno e richiedere tempi minori di realizzazione’.

‘Bisogna evitare – conclude Casson – che si innestino procedure contorte e ai limiti della liceità, anche penale, sulla scia di quanto già successo per le vicende criminali del Mose’.