Affidiamoci al suo naso, vediamo se Felice Casson, che indagava niente male, anticipa le mosse di Matteo Renzi.
‘Lui non vuol fare la riforma costituzionale, altrimenti avrebbe accolto obiezioni ragionevoli e modeste. I miei colleghi senatori non aspettano altro che tirargli un ceffone. Lui cerca un pretesto per fuggire verso le elezioni; l`aula glielo offrirà’.
Intanto lei lì dentro al prossimo giro non ci sarà. È disfattista, e il suo nome compare in cima alla lista degli esodati.
Evento plausibile. Tornerò a fare il magistrato, però non smetto di dichiarare la mia avversione.
Ha riferito di sentirsi pedinato.
Non ho divulgato alcuna notizia e non ho intenzione di commentarla.
Resta il fatto: un senatore particolarmente esposto contro la riforma costituzionate, e sempre misurato nei giudizi, sente l`occhio dei servizi segreti su di sé.
Quando ero magistrato ho portato avanti indagini anche delicate e ho avuto confidenza con le minacce senza mai subirne il peso. Ora sono senatore e, quel che sento, farò.
Trappole, tagliole, frecce avvelenate: con Renzi non avete badato a spese.
È lui che non bada alla ragione, cavalca la riforma come fosse una pistola fumante. È un tattico dotato di gran fiuto. Sa di essere centometrista e ha paura che il suo talento si arresti quando la propaganda perderà ogni suggestione. Perciò cerca il pretesto per portarci alle elezioni. È bravo e ci sa fare’.
Il pretesto. Martedì sarà giornata calda.
È fuori dalla ragione immaginare che una riforma di questo peso possa essere approvata per 1`8 agosto. Martedì il presidente del Consiglio avrà chiaro quel che, a mio avviso, gli è già abbondantemente certo.
Voi del Pd, però, siete quattro gatti.
Vero. I miei colleghi vivono l`angosciosa speranza che ubbidire possa salvarli. È del tutto chiaro che il loro destino è segnato. Approvino e andranno a morte certa.
Se bocciano pensa che il loro destino muterà?
Certo, le liste le fa lui e le purghe sono pronte. Ma non è detto che il suo disegno vada a compimento. Qualcosa dovrà pur accadere se dovesse esserci la più clamorosa delle sconfitte politiche. Perché Renzi non potrà salvarsi l`anima dicendo: non mi fanno lavorare. Un refrain posticcio, già sentito da chi ora è suo partner.
Il patto con Berlusconi c`è e gode di ottima salute.
Non discuto. Ma la truppa sbanda. Vedo i colleghi di Forza Italia. Osservo che una legnata a Renzi gliela darebbero ben volentieri.
Intanto stia attento alle legnate che potrà prendere lei.
Le legnate le prende il Pd. Non c`è alcun entusiasmo, il sentimento diffuso è di costernazione. Non si capisce la necessità di avanzare in questo modo, la scelta di non accettare alcuna mediazione (pensi che ha rifiutato anche l`ipotesi di un Senato ridotto nei ranghi e solo per metà elettivo) produce il dubbio che si voglia distruggere e non costruire.
Oggi parte per Venezia, la sua città.
Veneziano al cento per cento.
Dovesse ritornare a fare il magistrato dovrebbe cambiare residenza.
La norma l`ho proposta io, ed è giustissima. L`impegno politico un po` deve costare. È una scelta, chi la fa deve sapere che poi quando ritorna…
Esodato ed esiliato.
Niente paura.
‘Lui non vuol fare la riforma costituzionale, altrimenti avrebbe accolto obiezioni ragionevoli e modeste. I miei colleghi senatori non aspettano altro che tirargli un ceffone. Lui cerca un pretesto per fuggire verso le elezioni; l`aula glielo offrirà’.
Intanto lei lì dentro al prossimo giro non ci sarà. È disfattista, e il suo nome compare in cima alla lista degli esodati.
Evento plausibile. Tornerò a fare il magistrato, però non smetto di dichiarare la mia avversione.
Ha riferito di sentirsi pedinato.
Non ho divulgato alcuna notizia e non ho intenzione di commentarla.
Resta il fatto: un senatore particolarmente esposto contro la riforma costituzionate, e sempre misurato nei giudizi, sente l`occhio dei servizi segreti su di sé.
Quando ero magistrato ho portato avanti indagini anche delicate e ho avuto confidenza con le minacce senza mai subirne il peso. Ora sono senatore e, quel che sento, farò.
Trappole, tagliole, frecce avvelenate: con Renzi non avete badato a spese.
È lui che non bada alla ragione, cavalca la riforma come fosse una pistola fumante. È un tattico dotato di gran fiuto. Sa di essere centometrista e ha paura che il suo talento si arresti quando la propaganda perderà ogni suggestione. Perciò cerca il pretesto per portarci alle elezioni. È bravo e ci sa fare’.
Il pretesto. Martedì sarà giornata calda.
È fuori dalla ragione immaginare che una riforma di questo peso possa essere approvata per 1`8 agosto. Martedì il presidente del Consiglio avrà chiaro quel che, a mio avviso, gli è già abbondantemente certo.
Voi del Pd, però, siete quattro gatti.
Vero. I miei colleghi vivono l`angosciosa speranza che ubbidire possa salvarli. È del tutto chiaro che il loro destino è segnato. Approvino e andranno a morte certa.
Se bocciano pensa che il loro destino muterà?
Certo, le liste le fa lui e le purghe sono pronte. Ma non è detto che il suo disegno vada a compimento. Qualcosa dovrà pur accadere se dovesse esserci la più clamorosa delle sconfitte politiche. Perché Renzi non potrà salvarsi l`anima dicendo: non mi fanno lavorare. Un refrain posticcio, già sentito da chi ora è suo partner.
Il patto con Berlusconi c`è e gode di ottima salute.
Non discuto. Ma la truppa sbanda. Vedo i colleghi di Forza Italia. Osservo che una legnata a Renzi gliela darebbero ben volentieri.
Intanto stia attento alle legnate che potrà prendere lei.
Le legnate le prende il Pd. Non c`è alcun entusiasmo, il sentimento diffuso è di costernazione. Non si capisce la necessità di avanzare in questo modo, la scelta di non accettare alcuna mediazione (pensi che ha rifiutato anche l`ipotesi di un Senato ridotto nei ranghi e solo per metà elettivo) produce il dubbio che si voglia distruggere e non costruire.
Oggi parte per Venezia, la sua città.
Veneziano al cento per cento.
Dovesse ritornare a fare il magistrato dovrebbe cambiare residenza.
La norma l`ho proposta io, ed è giustissima. L`impegno politico un po` deve costare. È una scelta, chi la fa deve sapere che poi quando ritorna…
Esodato ed esiliato.
Niente paura.