Ma davvero, Felice Casson, voi senatori del Pd di area civatiana siete pronti a non votare la fiducia al governo Renzi? Civati è sempre più minaccioso e da ieri non esclude più una scissione.
«Sinceramente parlando, non lo so mica come finisce. Due giorni fa abbiamo fatto quel pranzo in pubblico per segnalare la nostra posizione. Ieri mattina ci siamo visti di nuovo tra noi e abbiamo predisposto un documento in più punti con le nostre richieste. L`abbiamo dato a Renzi. E ora aspettiamo di vedere che risposte ci saranno».
Anche lei si sente tanto a disagio, al punto da non escludere un voto contro e di andare via dal Pd?
«Per me qualsiasi anticipazione è prematura. Se dico che non so come finirà, è così. E non mi piace nemmeno la definizione di ‘civatiano’. Lui è lui, io sono io».
Siete in sei dissidenti. Se mancherete all`appello, il governo non nasce proprio. «La questione è chiara innanzitutto a Renzi. Ma qui c`è un problema politico di fondo. E cioè che la maggioranza che si va profilando, non è affatto quella indicata dal documento della direzione del Pd. Non era previsto l`ingresso nel perimetro della maggioranza del Gal, gli uomini di Cosentino e di Miccichè».
Per la verità Renzi ha precisato che la maggioranza è la stessa di prima: Pd, più Ncd, più i centristi. Niente di più e niente di meno.
«Ma Renzi l`ha allargata, la maggioranza… E l`ha fatto a destra con il Gal, non a sinistra… Comunque io torno alla questione del programma, che è quanto mi preme di più. Noi abbiamo fatto le nostre proposte e su quelle attendiamo la risposta del presidente del Consiglio incaricato. E mi rendo conto quanto sia difficile far convivere gli opposti. Perché se devo parlare di sicurezza del lavoro e mi trovo a dovermi confrontare con Sacconi che la pensa all`opposto di me, oppure se affronto i diritti civili e il mio interlocutore è Giovanardi, che è un altro che la pensa all`opposto, e sullo ‘ius soli’ lo sanno tutti quanto siamo distanti da Alfano, insomma, se mettiamo in fila tutti questi problemi, era già un parto difficile».
 Scusi, quando scioglierete la vostra riserva?
«Domenica ci vediamo a Bologna, per una riunione di rilievo nazionale con i referenti dell`area. Ragioneremo assieme e vedremo il da farsi».