Con le primarie di coalizione di oggi il centrosinistra veneziano prova a girare pagina dopo lo scandalo cheha coinvolto l`ex sindaco pd Giorgio Orsoni, arrestato la scorsa estate con l`accusa di aver ricevuto finanziamenti illeciti dal Consorzio Venezia Nuova ( a cui sono affidati i lavori per il Mose). Tre gli sfidanti, tutti area Pd: Felice Casson, Jacopo Molina e Nicola Pellicani. Sivota dalle 8 alle 20, mentre le elezioni si svolgeranno i131 maggio. Casson è senatore ed esponente dell`area civatiana, appoggiato anche da Sel e Prc. Pellicani, giornalista della Nuova Venezia, ha il sostegno dell`area filo-renziana dei democratici. Più distanziato Molina, consigliere comunale renziano. Massimo Cacciari, già due volte sindaco della città, appoggia Pellicani. Ma nei suoi confronti ha avuto parole dure Molina: «Mandiamolo ai giardinetti, basta con le sue esternazioni a vanvera». Già verso le 21 si dovrebbe conoscere il nome del vincitore.
 
É la seconda occasione per Felice Casson, 62 anni, sconfitto nel 2005 da Massimo Cacciari.
Sente aria di rivincita?
 «Non la vivo così.Mi sono candidato perché ho visto una città trattata molto male dopo lo scandalo del Mose. Questo ha creato una forte disaffezione. Occorre riportare una politica trasparente ed efficiente».
Pellicani non ha alle spalle una carriera partitica.
 «Al suo fianco ci sono tutti gli assessori uscenti della scorsa giunta e l`apparato Pd. Si riproporrebbe una struttura vecchia, ed è una cosa che i cittadini non vogliono».
 Sta dicendo che i ‘poteri forti’ mettono avanti una figura pulita per poi manovrarla?
«Il suo padrino è Cacciari, credo che un sindaco debba essere autonomo, senza nessuno che tira la giacchetta».
Lei è del Pd ma su posizioni critiche. Non è un gap se dovesse diventare sindaco?
«Su Venezia ho parlato con tutti i vertici del Pd nazionale, i rapporti sono buoni e Renzi è uno che vuol vincere sempre».
Si dimetterà da senatore?
 «Certo, dopo le elezioni, come vuole la legge».
Dicono che lei non pescherà mai voti a destra.
«Questo discorso lo fa qualcuno del centrosinistra che vuole tradire».