Non serve aspettare la sentenza
«Anticipare giudizi mi sembra fuori luogo. Dobbiamo rispettare sia il lavoro della Cassazione che la situazione personale». Il senatore Pd Felice Casson non vuole iscriversi al partito di quelli che prevedono cosa accadrà domani davanti alla Suprema Corte. Da ex magistrato sa che le variabili sono ancora molte. Infatti aggiunge: «Non è scontato che ci sia una sentenza. Potrebbe arrivare i primi di agosto, ma anche a settembre. E quindi c`è il rischio concreto che tutta questa attesa spasmodica risulti vana».
Pensa alle mosse degli avvocati difensori del Cavaliere?
«La difesa più chiedere un rinvio per studiare le carte o può rinunciare alla prescrizione. Poi biso gnavedere co sa decide la Cassazione».
Allora l`ipotesi la faccio io: Berlusconi condannato, che succede?
«Anzitutto ci sono dei passaggi formali. L`ordine di esecuzione delle s entenza va notificato alla presidenza del Senato, che avvia l`iter relativo alla decadenza, e ai difensori che hanno 30 giorni per presentare istanza per ottenere misure alternative. Quindi la decisione passa al tribunale di sorveglianza. Insomma vedo difficile che vada in carcere».
Veramente è stato lui a dire che rinuncerà alle misure alternative.
«Il colloquio cui fa riferimento è stato smentito non mi sembra utile discutere di qualcosa che è stato smentito».
Mettiamola così: con il Cavaliere condannato cosa succede al governo?
«È una domanda che va rivolta al governo».
Ovvio, ma il Pd potrebbe rimanere alleato di un partito il cui leader è in carcere?
«La prima cosa da dire è che un leader di partito è uguale a qualsiasi altro cittadino. Se condannato ne subisce le conseguenze penali e amministrative».
E anche quelle politiche. I vostri elettori già oggi scalpitano, figurarsi con una condanna.
«È chiaro che esiste un problema di fiducia che va affrontato. Ma la situazione è nota, non è necessario aspettare una sentenza per sapere chi è Berlusconi. Comunque penso che prima di qualsiasi considerazione dovremo fare i conti con la reazione del Pdl».
Sta dicendo che saranno loro a far cadere l`esecutivo?
«Vediamo, non posso e non voglio anticipare le decisioni di altri partiti».
In ogni caso possiamo dire che un`eventuale condanna chiuderebbe le infinite discussioni sull`ineleggibilità del Cavaliere.
«Personalmente ho sempre pensato che una sentenza definitiva della magistratura con una condanna superiore a 3 anni e l`interdizione dai pubblici uffici produca la decadenza. Una volta che la Cassazione ha trasmesso il dispositivo al Senato la Giunta per le elezioni deve fare le sue verifiche, prenderne atto e trasmetterlo al plenum del Senato».
Che la voterebbe?
«A mio avviso non potrebbe esserci che un`ulteriore presa d`atto. Certo, cosa diversa, sarebbe se venisse chiesto il voto segreto».
Pensa alle mosse degli avvocati difensori del Cavaliere?
«La difesa più chiedere un rinvio per studiare le carte o può rinunciare alla prescrizione. Poi biso gnavedere co sa decide la Cassazione».
Allora l`ipotesi la faccio io: Berlusconi condannato, che succede?
«Anzitutto ci sono dei passaggi formali. L`ordine di esecuzione delle s entenza va notificato alla presidenza del Senato, che avvia l`iter relativo alla decadenza, e ai difensori che hanno 30 giorni per presentare istanza per ottenere misure alternative. Quindi la decisione passa al tribunale di sorveglianza. Insomma vedo difficile che vada in carcere».
Veramente è stato lui a dire che rinuncerà alle misure alternative.
«Il colloquio cui fa riferimento è stato smentito non mi sembra utile discutere di qualcosa che è stato smentito».
Mettiamola così: con il Cavaliere condannato cosa succede al governo?
«È una domanda che va rivolta al governo».
Ovvio, ma il Pd potrebbe rimanere alleato di un partito il cui leader è in carcere?
«La prima cosa da dire è che un leader di partito è uguale a qualsiasi altro cittadino. Se condannato ne subisce le conseguenze penali e amministrative».
E anche quelle politiche. I vostri elettori già oggi scalpitano, figurarsi con una condanna.
«È chiaro che esiste un problema di fiducia che va affrontato. Ma la situazione è nota, non è necessario aspettare una sentenza per sapere chi è Berlusconi. Comunque penso che prima di qualsiasi considerazione dovremo fare i conti con la reazione del Pdl».
Sta dicendo che saranno loro a far cadere l`esecutivo?
«Vediamo, non posso e non voglio anticipare le decisioni di altri partiti».
In ogni caso possiamo dire che un`eventuale condanna chiuderebbe le infinite discussioni sull`ineleggibilità del Cavaliere.
«Personalmente ho sempre pensato che una sentenza definitiva della magistratura con una condanna superiore a 3 anni e l`interdizione dai pubblici uffici produca la decadenza. Una volta che la Cassazione ha trasmesso il dispositivo al Senato la Giunta per le elezioni deve fare le sue verifiche, prenderne atto e trasmetterlo al plenum del Senato».
Che la voterebbe?
«A mio avviso non potrebbe esserci che un`ulteriore presa d`atto. Certo, cosa diversa, sarebbe se venisse chiesto il voto segreto».