La circolare interna del 4 procuratore di Torino Armando Spataro in materia di intercettazioni, destinata a pm e polizia giudiziaria, fa riemergere interrogativi sui limiti al diritto costituzionalmente riconosciuto all`informazione, senza che sia stata approvata una nuova legge che i politici vorrebbero, a livello trasversale, per evitare la pubblicazione di conversazioni decisamente imbarazzanti, anche se penalmente irrilevanti, per i loro comportamenti connessi al ruolo pubblico.
Il procuratore, per esempio, in punto di diritto, invita i suoi sostituti a chiedere al giudice di distruggere le intercettazioni “irrilevanti”, che violano il “codice della privacy”, dopo una visione da parte dei difensori. Il senatore Felice Casson è stato un magistrato. Giudice istruttore, pm e gip. Ha letto la circolare Spataro e a caldo dice: “È la conferma che non c`è bisogno di alcuna nuova legge sulle intercettazioni per evitare abusi”.
Spataro parla di distruzione di intercettazioni non attinenti al processo. Ma quelle registrazioni potrebbero avere un rilievo sociale. E il diritto di cronaca?
Il procuratore Spataro, di cui conosco le capacità professionali da molti anni, ha fatto un affresco della situazione vigente, quello che però dice lei potrebbe essere un rischio reale. Nel senso che, giustamente, la circolare si pone il problema della riservatezza, ma pur citandolo in premessa, dimentica il diritto a informare e a essere informati.
Lei schierandosi contro i progetti di legge bavaglio ha sempre citato la normativa europea. Infatti. Il procuratore Spataro, così come altri procuratori, cita fonti di diritto nazionale ma trascura sentenze plurimi e conformi della Corte di Strasburgo che ha condannato diversi Stati in merito al diritto di informazione
Per esempio?
La Francia è stata sanzionata perché dei giornalisti erano stati condannati definitivamente per violazione del segreto istruttorio. Avevano raccontatole intercettazioni abusive da parte dei servizi segreti, all`epoca Mitterrand, di politici, magistrati e giornalisti. Quando c`è un interesse pubblico, il diritto di informazione va al di sopra del segreto istruttorio. Dunque, bisogna tenere conto della giurisprudenza europea. Se un`intercettazione, o una perquisizione è di interesse pubblico elevato, possono essere scritte e devono essere scritte per i giornalisti. Ma di questo il procuratore Spataro, forse giustamente, non si occupa perché fa un excursus normativo italiano e, in merito a questo punto, c`è un vuoto di legge.
Nella circolare si dice che “gli organi di polizia giudiziaria” se durante gli ascolti si imbattono in conversazioni di tipo privato, o che, per legge, non possono essere utilizzate, “nei brogliacci e nei verbali” dovranno “indicare l`avvenuta registrazione di tali conversazioni o comunicazioni, con data e ora, senza alcuna sintesi” delle registrazione e senza indicare i protagonisti…
Non sono assolutamente d`accordo. Non può esistere in capo alla polizia giudiziaria un onere di selezione. Ha
una visione completamente diversa da quella del magistrato che deve tenere conto di diritti: privacy, difesa e informazione. Può essere pericoloso dal punto di vista istituzionale, potrebbe anche non trascrivere fatti di rilievo per le indagini, sul momento, o in futuro. La scelta deve essere fatta sempre dal magistrato.