Gli spazi per riflettere sono stati molto ampi. Il diritto della difesa è stato garantito in tutte le maniere
Per il senatore Felice Casson non c`è altro tempo da perdere. «Voterò contro la pregiudiziale presentata da Casini», annuncia. Ma tutto il gruppo del Pd ha deciso lo stesso perché, spiega Casson, «dai leader nazionali al segretario dell`ultimo circolo di montagna, la nea del Partito democratico è chiara».
 Chiara, ma Casini vi propone di «evitare lacerazioni nel Paese e in Senato». Questo pericolo non lo avvertite?
«Domani dobbiamo decidere dell`applicazione di una legge che abbiamo approvato tutti quanti. La legge dice che sulla decadenza di un parlamentare bisogna votare immediatamente. Adesso le chiedo: quanto tempo è trascorso dal I agosto?».
Quasi quattro mesi?
«Ecco, appunto. Gli spazi per riflettere sono stati molto ampi. Abbiamo rispettato i tempi addirittura allungandoli. Il diritto della difesa è stato garantito, anzi lo abbiamo tutelato in tutte le maniere. Poi, addirittura abbiamo visto che di questo diritto l`interessato non intendeva avvalersi…».
 La pregiudiziale si vota a scrutinio segreto?
 «No. Le pregiudiziali vanno votate per alzata di mano e semmai si può chiedere la controprova. Venti senatori invece possono ancora chiedere il voto segreto sulla decadenza di Berlusconi, anche se la decisione della giunta è stata diversa. Però il regolamento ammette il voto segreto solo per determinate materie: l`elettorato attivo e passivo non rientra in queste categorie».
Casini non ne fa una questione tecnicamapolitica. Ancheper difendere la maggioranza di governo.
«L`ho capito bene, lo abbiamo capito tutti. Infatti nell`assemblea del gruppo ne abbiamo discusso a lungo. Sappiamo che è una pregiudiziale diversa da tutte le altre che verranno presentate prima del voto. Quella di Casini è un`iniziativa che nasce dentro questa pur strana maggioranza e siamo consapevoli del suo significato: è determinata da motivazioni diverse da quella pura e semplice di salvare Berlusconi». Casini vi dice: lasciamo fare il lavoro alla magistratura con la sentenza della Cassazione sull`interdizione. La politica può starne fuori e tra qualche settimana il risultato è uguale.
«Questo è chiarissimo. La vera intenzione è far decidere i giudici e non la politica. Ma la legge Severino l`abbiamo votataproprio per ribaltare il ragionamento. Serve a dimostrare che la politica è capace di una pulizia al suo interno. Non è quello che si chiede al Parlamento da anni? Se deleghiamo ancora una volta alla magistratura quello che la politica non è capace di fare, è una diminutio della politica. Prendiamoci la responsabilità, decidiamo e restituiamo il suo ruolo alla politica».
Nel Pd ci sono state tentazioni?
«Non ho mai visto il gruppo così compatto».
Lo dicevate anche al momento di votare Prodi, prima del tradimento dei 101. «Quel giorno tirava un`aria strana. Stavolta non la sento. Eppoi c`era il voto segreto». Le carte presentate da Berlusconi cambiano qualcosa?
«Ho trovato il suo appello incomprensibile dal punto di vista giuridico. Se ci sono novitàvanno presentate all`unico organo competente che è il tribunale di Brescia. Berlusconi non l`ha fatto e comunque quella procedura è lunghissima».