“Questo esito sul ddl Zan era ampiamente prevedibile. Io non ho partecipato al voto. D’altronde, non mi hanno ascoltato quando dicevo che il testo era nato vecchio, che andava modificato. Non hanno ascoltato l’unico gay dichiarato del Senato. Non hanno ascoltato nemmeno Letta quando auspicava la condivisione… L’ho detto e ridetto che Zan non è Mosè e quel testo non è quello del dio dei gay… Questo modo di procedere, anche da parte del Pd, senza ascoltare, senza accettare un contributio, è stato omofobo”. Lo dice all’Adnkronos Tommaso Cerno, senatore del Pd, subito dopo la ‘tagliola’ votata da palazzo Madama sul ddl Zan. “Il Pd ha radicalizzato il dibattito, premendo sulla linea ‘o tutto o niente’ ed ecco il risultato: un’occasione gettata al vento. Non condivido nulla dell’esultanza della destra in questi momenti, ma -conclude- io non potevo votare né a favore né contro. E alla mia capogruppo Malpezzi, stamattina, l’ho detto”.


Ne Parlano