“Il referendum costituzionale è stata un’occasione persa: questa è la mia valutazione, se si vuole un po’ amara, essendo tra quanti hanno sostenuto le ragioni del Sì. Adesso abbiamo il dovere di garantire con responsabilità l’avvenire del Paese”.
Lo afferma in una nota il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Innanzi tutto – aggiunge – questo compito spetta a noi del Pd che siamo il partito di maggioranza relativa al Senato e alla Camera. Bisogna approvare due leggi elettorali serie. Non è immaginabile andare al voto con il rischio, se non la certezza, di due Camere con maggioranze diverse, forse opposte. Servono due leggi che assicurino rappresentanza, che favoriscano la governabilità, che diano ai cittadini il potere di scegliere gli eletti. Bisogna lavorare anche sui regolamenti parlamentari, ormai superati in diversi loro aspetti: frenano lo svolgimento dei lavori. Si possono compiere passi avanti – certo, non come quelli che sarebbero stati possibili portando a compimento la riforma che differenziava i compiti di Camera e Senato – nell’attività delle Camere e dunque nello stesso svolgimento dell’azione dei governi.
Dobbiamo consegnare alla nuova legislatura un quadro stabile e sicuro. Il governo che guiderà il paese dovrà essere pienamente legittimato e autorevole, deve proseguire l’azione per cambiare le politiche europee, dare priorità all’occupazione, sostegno al Sud Italia e allo sviluppo del Paese, ricostruire un rapporto positivo con gli insegnanti e il mondo della scuola, affrontare con nuove misure, fuori da logiche di emergenza, il tema dei migranti”.