Chiti critica la campagna acquisti: ‘Fin dai tempi di Berlusconi è un cancro per la democrazia’
Cresce l`allarme nella minoranza del Pd per la campagna acquisti di deputati
e senatori messa in atto dalla segreteria
Renzi in conseguenza della rottura del patto
del Nazareno. Dopo Bersani, è Vannino
Chiti, capofila dei dissidenti al Senato, ad
esprimere le sue riserve su operazioni di
trasformismo, definiti da D`Alema «alla Scilipoti»
ma il suo obiettivo principale resta quello di cambiare Italicum e riforma del
Senato.
Senatore Chiti, Renzi ha sempre presentato
l`attuale testo della riforma elettorale, con i capilista bloccati, come un
prezzo da pagare all`accordo con Berlusconi.
Ora che si è rotto il patto del Nazareno non dovrebbero esserci più alibi e
Renzi dovrà dire si o no ai parlamentari nominati.


«Non scommetterei sulla rottura definitiva
del patto del Nazareno. In ogni caso le
correzioni alle riforme e all`Italicum sono
state indicate: non facciamo imboscate ma battaglie leali e aperte».

Renzi però dice che l`Italicum è blindato ed è convinto di avere la maggioranza
anche senza Forza Italia. Anzi ha spalancato le porte agli ex montiani di
Scelta Civica e sta facendo acquisti fra
gli ex Cinque Stelle per creare un nuovo
gruppo di cosiddetti ‘responsabili’…


«Che il Pd si allarghi è una buona cosa,
se la cornice che unisce sono i valori di una sinistra plurale. Altrimenti si
perderanno consensi a sinistra. M5S e gli ex montiani si
sono battuti sulla legge elettorale per gli stessi nostri
obiettivi: una retromarcia mostrerebbe segni del vecchio trasformismo».

Perché siete così contrari ai capilista bloccati?

«Riconosciamo il diritto dei partiti ad assicurare in
Parlamento competenze ed esponenti che siano coerenti
con il programma elettorale. Questa necessità
non può contrapporsi al diritto degli
italiani di scegliere direttamente i propri rappresentanti».
 
Il voto per l`elezione di Mattarella è
apparso come un`apertura a sinistra, ma ora, con l`acquisizione della pattuglia
di ex Scelta Civica, potrebbero rafforzarsi posizioni come quella di Ichino,
critiche verso la Cgil. E preoccupato?


«Il Pd ha senso se è una sinistra plurale
ed europea. Nel territorio continuano a lasciarci
iscritti, persone orientate a sinistra. Non va sottovalutato. Né potremmo
accettare operazioni di trasformismo, da sempre un cancro della democrazia.
I cosiddetti responsabili erano un male quando andavano a vantaggio di
Berlusconi, non diventerebbero un bene se li pensassimo
come una nostra convenienza». Martedì si comincia a
votare alla Camera sulla riforma del Senato. Perché
si mantiene in vita un`assemblea che, dice Salvini, diventerà un dopolavoro
di Consiglieri Regionali?

»Superare il bicameralismo è giusto, ma
non ha senso un Senato come ‘parerificio’. Così è scelta contraddittoria che va
migliorata».

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