“Far passare i mesi senza fare quanto è nelle nostre possibilità per dare all’Italia una buona legge elettorale sarebbe un errore politico clamoroso. L’Italia non se lo merita”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
Secondo il presidente della commissione Politiche Ue, “nessuno può seriamente pensare di trarre un qualche vantaggio da due leggi elettorali raffazzonate a seguito delle sentenze della Consulta, diverse tra loro, iper proporzionali. La conseguenza sarebbe l’obbligo di governi di grande coalizione o probabilmente l’ingovernabilità. Lasciare queste leggi significherebbe condannare l’Italia alla decadenza e mortificare le istituzioni della democrazia. Bisogna che il Parlamento approvi le nuove leggi elettorali entro la pausa estiva. Le opzioni più realistiche per me sono due: versione ‘tedesca’ del Mattarellum, con il 50% di collegi uninominali, il 50% di piccole liste circoscrizionali, con soglia di sbarramento al 5%. In alternativa: assegnazione dei seggi con riparto proporzionale tra le liste che superino il 3% alla Camera e il 5% al Senato, selezione in collegi uninominali, un premio di governabilità del 10% di seggi alla lista o coalizione che arriva prima. So che quasi certamente non avremo un vincitore certo in grado di governare da solo. Chi arriverà primo, sostenuto da un premio di governabilità contenuto, avrà riconosciuto il compito dell’iniziativa per formare una maggioranza di governo”.