“La democrazia non è un approdo irreversibile, il destino scontato del progresso, l’esito del benessere economico. È una conquista che va continuamente rinsaldata, rinnovata, confermata”. Lo scrive il senatore del Pd Vannino Chiti nel suo nuovo libro ‘La democrazia nel futuro. Le nuove sfide globali, il «caso Italia» e il ruolo del centrosinistra’ (Edizioni Guerini), da oggi in libreria.
Chiti richiama l’attenzione sul “rischio di derive estremiste e autoritarie in tutta Europa” e invita ad imboccare la strada di quello che definisce un “nuovo umanesimo fondato sulla dignità di ogni persona, sull’ecologia, sulla non violenza”. Il tema centrale del libro è l’idea che il nostro tempo richieda democrazie federali sovranazionali. Gli Stati nazionali non si dissolvono o diventano irrilevanti. Devono saper cambiare e rinnovarsi.
La democrazia italiana in questo percorso di trasformazione è rimasta indietro. “Nella costituzione materiale che opprime e snatura la Carta fondamentale degli italiani” osserva il senatore dem, “leggo un pericolo che espone il nostro Paese, più degli altri, agli attacchi di un populismo reazionario e pseudo sovranista”.
Un posto di rilievo nel libro è riservato al percorso dell’ultimo tentativo di riforma costituzionale: “Questa parte del libro è una specie di diario. Sono vicende che mi hanno coinvolto in prima persona. Mi è parso giusto, per rispetto di chi leggerà il libro, cercare di fissare come in una fotografia tanti di quei passaggi, così come si sono svolti”.