“Non esiste il diritto di una famiglia, né etero né omosessuale, ad avere un figlio, bensì il diritto del minore a vivere possibilmente nella sua famiglia e comunque ad avere una famiglia. Il bambino è soggetto di diritti, non un mero oggetto di desiderio”.
Lo scrive nel suo blog il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Sarebbe stato giusto – aggiunge Chiti – procedere con due disegni di legge, uno per garantire l’esistenza delle coppie di fatto e uno per riformare la legge sulle adozioni.
Se uno stralcio delle adozioni non è più possibile, si deve da un lato provvedere a dare una famiglia ai bambini già nati; dall’altro, nel consentire all’interno di un’unione civile l’adozione del figlio di un partner, ribadire che non si tratta di automatismi ma è il tribunale per i minori che dovrà verificare il consenso dell’altro genitore naturale, la stabilità della nuova comunità di affetti, le condizioni complessive che consentono il pieno e libero sviluppo al bambino.
Per il futuro occorre determinare, come condizione per l’adozione, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che assicuri sul rispetto della legislazione del nostro Paese in merito alle pratiche di procreazione vietate.
Trovare punti di equilibrio – scrive infine l’esponente dem – per conciliare valori e responsabilità, così da renderci capaci di prendere decisioni a beneficio della comunità, è l’impegno che ci deve guidare”.

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