“Il ripristino della pena di morte in Turchia, ventilato all’indomani del golpe, non esiste più nell’agenda del Parlamento e pertanto, il rispetto della rule of law e della tutela dei diritti umani costituiscono la prima priorità. Tale questione non è più tra i primi argomenti di discussione anche nell’opinione pubblica. È quanto mi ha riferito oggi l’Ambasciatore della Turchia a Roma, S.E. Aydin Adnan Sezgin”.
Così il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea, al termine dell’incontro con l’Ambasciatore, con il quale si è confrontato sugli sviluppi del colpo di Stato dello scorso luglio.
Il presidente Chiti, nel prenderne atto con sollievo, ha ribadito la “condanna unanime da parte di tutte le forze politiche in Italia del tentato colpo di Stato”, rinnovando tuttavia “l’auspicio che la reazione del Governo turco non colpisca chi non ha partecipato o sostenuto l’azione eversiva. È fondamentale che la Turchia sia stabile e saldamente ancorata ai principi di libertà e pluralismo”.
Nel corso dell’incontro l’Ambasciatore Aydin Adnan Sezgin ha voluto precisare che la linea del Governo turco è volta alla tutela delle regole democratiche e dello stato di diritto nel Paese.


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