‘Da quanto ho letto, le conclusioni della senatrice Finocchiaro e del ministro Boschi alla commissione Affari Costituzionali sono non semplicemente deludenti ma politicamente assai negative”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
Secondo Chiti, ”non si e’ tenuto conto ne’ del dibattito ne’ delle posizioni annunciate dai gruppi parlamentari ne’ delle audizioni dei costituzionalisti. Se questi sono l’apertura e l’ascolto si poteva non sprecare tempo e andare direttamente in aula. Salvo poi vedere se la contrapposizione nel voto sia la strada maestra per fare una buona riforma o invece affossarla. Certo dalle impostazioni del ministro Boschi e della senatrice Finocchiaro non verra’ fuori una riforma coerente e ampiamente condivisa. Sostenere la tesi che l’elezione diretta da parte dei cittadini in concomitanza con il voto delle regionali e’ in contrasto con il superamento del bicameralismo e’ un’assurdita’ che non sta ne’ in cielo ne’ in terra ma solo in una illogica chiusura dogmatica.
Qualcuno prima o poi ci spieghera’ perche’ non si voglia scegliere la strada di superare il bicameralismo paritario con l’unita’ del Pd e un’ampia convergenza nella maggioranza e con le opposizioni. Attenzione perche’ una malintesa obbedienza politica o essere piu’ realisti del re puo’ portare a sbattere, mettendo a rischio non solo la riforma costituzionale – che invece resta urgente e necessaria – ma forse la stessa tenuta del governo, che va invece salvaguardata nell’interesse dell’Italia. Oggi sono piu’ pessimista ma ancora non mi arrendo alle chiusure ne’ alla logica di una superficiale autosufficienza, capace di rispecchiare ripetutamente se stessa ma non in grado di realizzare le intese necessarie’.

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