“Rivitalizzare una radice di sinistra è essenziale, per rendere più efficace ed avanzata la sintesi su programma, progetto di società, valori. Per riuscirci occorre però fare i conti con il patrimonio storico e le sconfitte della sinistra italiana ed europea, non per nostalgia ma per proporre analisi e obiettivi all’altezza delle sfide del mondo di oggi, su democrazia, sviluppo, welfare, diritti e doveri dei cittadini”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
“Al centro dell’agenda – aggiunge l’esponente dem – va posta la forma partito: valori guida; ruolo degli iscritti, degli elettori; regole per le minoranze interne; primarie. È una ricostruzione non facile, ma necessaria, intrecciata a quella per rimodellare l’intera sinistra europea. Questo per me è il terreno sul quale operare per fare del Pd una sinistra plurale, non quello dei tatticismi interni, nei quali a volte cadiamo.
La sinistra non è riuscita a dare risposte convincenti né a realizzare per se stessa forme politiche e organizzative adeguate alle ingiustizie e alle disuguaglianze crescenti, in una società globalizzata, attraversata dalla rivoluzione tecnologico-informatica. Così rischiamo di essere partecipi di un declino, anziché protagonisti della realizzazione di nuove solidarietà internazionali, di un profondo rinnovamento della democrazia, di uno sviluppo sostenibile socialmente e ambientalmente. Per farlo occorre una ricostruzione di valori dell’etica pubblica, centrandoli sulla priorità della persona e sulla non violenza”.


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