Direttiva complessa, evitare certezze assolute e nuove contrapposizioni
”Al prof. Silvio Garattini, che oggi sulle pagine del Corriere della Sera critica le norme sulla sperimentazione animale contenute nella legge di delegazione europea, voglio ricordare che non si tratta di un recepimento della direttiva ma di una legge delega: sara’ il governo a disciplinare la materia secondo i criteri ampi delineati dal Parlamento e tenendo rigorosamente fermi tre punti cardine: non andare contro la direttiva provocando un procedimento di infrazione nei confronti dell’Italia; non entrare in contraddizione con la farmacopea e la legislazione europea e internazionale; non determinare aumenti di spesa”. Lo afferma Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato. ”Sara’ bene – aggiunge l’esponente del Pd – che ognuno dunque dia la sua valutazione a legge delega attuata. Si tratta in ogni caso di una direttiva complessa, non affrontabile in modo unilaterale, in termini di certezze assolute da nessuna delle pur legittime sensibilita’ ed esigenze in campo. Non sara’ un caso che un paese come la Germania non le ha ancora dato attuazione. Eviterei dunque di costruire, anziche’ opportunita’ di approfondimento e dialogo, l’ennesima occasione per contrapposizioni, inventando nuove barriere tra tutela della natura e progresso”.

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