‘La decisione della Cassazione di concedere delle attenuanti ad uno stupratore fa fare un enorme passo indietro alla nostra civiltà giuridica. Ancor più se si pensa che il nostro Paese ha aderito in modo deciso e convinto alla convenzione di Istanbul. E’ noto che la maggior parte delle violenze sulle donne avviene all’interno delle mura domestiche e fare questioni di lana caprina su quale e quanta sia stata la coercizione subita dalla donna è un abominio giuridico. Quando di mezzo c’è la violazione del corpo e della psiche di una persona non possono esserci attenuanti, l’interesse e la tutela della vittima devono essere prioritarie, solo così si farà giustizia e le condanne varranno da esempio è da deterrente’. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà della commissione Giustizia.

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