‘L’arresto e la detenzione a Regina Coeli di Nunzio D’Erme e gli arresti domiciliari di Marco Bucci sono atti quanto meno dubbi sui quali è necessario fare luce’. Lo ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà uscendo dal carcere romano dove è andata a visitare dell’ex consigliere capitolino.

‘Ho incontrato D’Erme che è detenuto in stato di custodia cautelare e l’ho trovato in buone condizioni, nonostante le sorprendenti motivazioni per le quali si trova detenuto – sottolinea – Trovo inspiegabile che si sia proceduto ad un arresto, per possibile inquinamento delle prove, dopo cinque mesi dai fatti che, è bene ricordarlo, riguardano un convegno sull’omofobia, regolarmente autorizzato e al quale partecipavano vari rappresentanti delle istituzioni della Capitale. Un convegno che è stato interrotto dall’assalto violento di esponenti di Militia Christi che è la causa degli incidenti successivamente avvenuti’.

‘Trovo molto insolito che a seguito di un simile fatto – conclude Cirinnà – ad essere arrestato sia stato un partecipante al convegno e non chi si era recato lì con l’unico intento di creare disordini. Chiedo pertanto di sapere se è in corso un’analoga indagine e procedimento giudiziario a carico degli esponenti di Militia Christi coinvolti negli scontri. E’ necessario fare chiarezza poichè non è pensabile che a Roma non sia possibile far svolgere pacificamente incontri e convegni democratici su argomenti sensibili, come i diritti civili, senza che sia messa a rischio l’incolumità dei partecipanti e, cosa ancor più paradossale, senza che vengano arrestati gli organizzatori invece degli aggressori’.

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