Le donne, ancora una volta, le più colpite dalla guerra
‘L’iniziativa del nostro Paese, in linea con le decisioni presi in sede Ue, deve tenere ben presente che in questa situazione di dramma umanitario la parte più colpita della popolazione sono le donne irachene e curde. Stiamo infatti assistendo, accanto alle azioni militari, all’utilizzo dello stupro come arma di guerra. Il Parlamento italiano ha condannato questi atti in quanto crimine contro l’umanità ed è necessario che l’Italia si faccia promotrice a livello europeo e internazionale di un’iniziativa forte che, accanto al giusto aiuto militare, preveda interventi umanitari mirati e ben pianificati sul territorio’. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà

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