È la legge che porta il suo nome e Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico, non nasconde la sua soddisfazione. «Celebro unioni civili in tutta Italia, viva la felicità», dice, allegra.
Cerimonie e festeggiamenti senatrice Cirinnà. Ma non le sembrano poche quasi mille unioni civili in cinque mesi, dopo trent` anni di attesa?
«No, il boom arriverà in primavera. È la stagione dei matrimoni. Fino ad ora si sono sposate le coppie che avevano urgenza, e le coppie più anziane. E un meccanismo che si è messo in moto con lentezza, com`era
prevedibile. E soltanto adesso, con i decreti attuativi, tutte le criticità sono state superate».
Eppure si aspettavano le file davanti alle anagrafi. Ricorda gli allarmi sulla “fine della famiglia naturale”?
«Certo che mi ricordo gli allarmi, e ogni tanto rileggo gli apocalittici tweet di Formigoni o Sacconi e sorrido. Perché l`Italia non è crollata, anzi è migliorata. Le unioni civili sono state una conquista che non ha tolto diritti a nessuno, ma ha semplicemente tutelato le coppie omosessuali. I Comuni mi dicono che tra la primavera e l`estate arriverà il tutto esaurito, ma in ogni caso e al di là dei numeri, questa legge è stata una conquista di civiltà».
Ci sono ancora molti comuni che boicottano la legge?
«Sì, purtroppo. Le amministrazioni guidate dalla Lega e non solo. Con diverse modalità. Ad esempio negando la sala comunale e relegando le cerimonie in uffici defilati. Imponendo giornate separate per i matrimoni e le unioni civili. Vietando musica e altre ritualità. Addirittura presentandosi senza la fascia tricolore».
Lei sta celebrando molte unioni civili. Come sono le coppie che incontra?
«In gran parte avanti con gli anni. Ed è tutto molto emozionante. Si tratta di persone che hanno dovuto lottare per i propri diritti, sfidare una società che non li accettava e pretendeva che si nascondessero. Coppie che da tempo hanno dichiarato il loro amore, e adesso conquistano certezze e legalità. Devo dire che faccio incontri bellissimi».
E i giovani?
«Ricevo centinaia di lettere. Molti scrivono che l`importante era conquistare un diritto. Poi sceglieranno se e quando celebrare l`unione civile. Del resto è come per le coppie eterosessuali. Chi si sposa più a vent`anni?».
II matrimonio egualitario, appunto. E` quello che chiedono le associazioni Lgbt.
«È la prossima meta. Le unioni civili sono state il primo e storico passo. Ma il fine, per quanto fini riguarda, è il matrimonio omosessuale».
E la stepchild adoption?
«Lo stralcio dalla legge è stato per me un vero dolore. La ritengo un diritto per i figli delle coppie omosessuali e per i loro genitori. Ma è tutta la legge su questa materia che va riformata,
a partire dall`accesso all`adozione per i single».


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