“Dal Comune di Iseo ennesimo attacco alla libertà di scelta delle donne, tanto più grave perché “mascherato” da sussidio. 160 euro al mese alla donna, purché scelga di non interrompere la gravidanza: un progetto da far gestire, ovviamente, alle associazioni pro-vita con cui il Comune ha già siglato convenzioni. In un’area nella quale, come riporta la stampa locale, la presenza di medici obiettori è tale per cui non si sono potute praticare interruzioni di gravidanza per anni”. Lo dichiara la senatrice Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.
“Un caso da manuale, insomma – aggiunge – che rivela ancora una volta il delicato stato di salute della cultura del rispetto e della libertà di scelta in tante aree del nostro Paese. Una misura doppiamente grave. Anzitutto, perché la scelta di diventare madre o no non si compra, ma deve restare affidata alla responsabilità e alla libertà della donna di autodeterminarsi senza costrizioni”.
“E poi – conclude Cirinnà – perché il sostegno anche economico alla maternità non può essere confuso con un sussidio ideologicamente orientato ma richiede interventi strutturali, che riguardano l’accesso delle donne al mondo del lavoro, la parità salariale, l’equa distribuzione dei congedi parentali e, rimanendo in ambito comunale, la presenza e l’accessibilità di asili nido. La libertà e la vita delle donne e dei loro figli sono cose serie: non si comprano con l’ideologia”.


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