“Con la storica decisione di oggi, la Corte costituzionale fa ulteriore chiarezza sul tema dell’aiuto medico a morire, in linea con quanto giá affermato nell’ordinanza n. 207/2018, depenalizzando – alle condizioni previste in quella decisione – l’aiuto al suicidio: oggi come allora, dalla Corte si leva una parola chiara in favore della libertà di scegliere e della protezione della dignità personale”, lo afferma Monica Cirinnà, senatrice PD e prima firmataria del ddl 1494, in tema di aiuto medico a morire. “Adesso è il momento di agire – prosegue Cirinnà – leggeremo con attenzione la sentenza e lavoreremo per dare risposta alla domanda di riconoscimento che proviene dal corpo dei malati: il ddl a mia prima firma, appena depositato e che vede tra i cofirmatari importanti esponenti dell’attuale maggioranza, va nella direzione indicata dalla Corte, e sono sicura che il lavoro parlamentare contribuirà a garantirne il pieno rispetto, mantenendo come stella polare la dignità delle persone”, prosegue. “Una cosa è certa: il Parlamento non può ostinarsi a decidere di non decidere, su un tema molto sentito e che investe la sfera più intima della vita personale. Lavorerò con determinazione per questo”, conclude.
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