“Non posso immaginare neanche lontanamente che il nostro segretario Zingaretti , eletto al 70% appena due anni fa, voglia dimettersi solo perché colpito dal fuoco amico, quotidiano ed irresponsabile, della minoranza del Pd. Minoranza che per prima, con grande spirito unitario, Nicola aveva coinvolto a tutti i livelli, fino alla segreteria nazionale. Lor signori sappiano che non l’avranno vinta semplicemente perché i loro motivi non sono né politici né valoriali: dicano apertamente che vogliono il congresso solo per determinare un nuovo posizionamento ‘al centro’ e per conquistare il potere di fare le prossime liste per quando si voterà, forse tra un anno. Il nostro popolo a gran voce sta chiedendo a Nicola di ripensarci, di restare al comando di questa nostra nave che sta faticosamente affrontando la ‘tempesta perfetta’ voluta dai nostri nemici esterni ed interni. Penso soprattutto ai tanti nemici interni, falangi restate nel Pd per farci implodere. E’ ora di parlare chiaro: partecipiamo con sofferenza al governo Draghi, che percepiamo come parzialmente estraneo, ma che dobbiamo sostenere lealmente per il bene dell’Italia scossa dalla pandemia. La nostra azione politica resti centrale, andiamo all’Assemblea nazionale, chiedendo a Zingaretti di restare, e stabiliamo tempi e modi di un congresso rifondadivo del Pd, come unica grande forza popolare della sinistra italiana”. Così la senatrice del Pd Monica Cirinnà, dopo l’annuncio delle dimissioni del Segretario del Pd Nicola Zingaretti.
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