“Solo pochi mesi fa avevamo assistito sgomente alla drammatica sorte delle donne afghane, che da un giorno all’altro si sono ritrovate nuovamente sotto il giogo dei talebani. Oggi, la drammatica invasione russa dell’Ucraina ci pone di fronte a un’emergenza umanitaria che, di nuovo, sta riguardando anzitutto le donne, ma anche le persone LGBT+. Per questo è fondamentale il potenziamento della Corte penale internazionale, quale strumento specifico per fare fronte ai crimini di guerra, e in particolare alla violenza sessuale come crimine di guerra”. Lo ha dichiarato la sen. Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd intervenendo in Aula.

“Con questa mozione – ha aggiunto – è importante che l’Italia ponga in essere tutte le azioni necessarie ad assicurare alla Corte concreta possibilità di funzionamento, anche in termini di risorse. Viene poi introdotta una visione nuova: il protagonismo delle donne nella costruzione della pace, ricordando l’importanza della partecipazione delle donne alle attività di prevenzione e risoluzione dei conflitti”.

“Anche in tempi e luoghi di guerra – ha concluso Cirinnà – occorre rovesciare il paradigma, trasformare l’immagine della donna: non solo “vittima” da proteggere, ma “soggetto politico” da promuovere, protagonista nella costruzione di alleanze di pace”.


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