“Leggo in una agenzia che il coordinamento delle democratiche avrebbe chiesto le dimissioni della portavoce Cecilia d’Elia e dell’intero esecutivo. Questo è falso.C’è stata una lunghissima discussione, oltre 6 ore, dalla quale sono emerse posizioni diversificate su come procedere verso il congresso.Non sono state risparmiate critiche all’operato della portavoce e sono state stigmatizzate varie questioni tra cui le pluricandidature. Detto ciò gli interventi in cui sono state chieste le dimissioni dei Cecilia D’Elia sono stati circa tre, ho preso appunti , quindi ne ho le prove.Abbiamo poi assistito purtroppo a vari “siparietti” e imboscate.Ascrivo le false affermazioni del comunicato, per altro non firmato, a questa omologazione a modelli maschili e correntizzi che un luogo plurale, libero e femminista dovrebbe rifiutare a prescindere.Personalmente sono molto critica su tutto quanto accaduto in campagna elettorale, l’ho detto nella Direzione del 6 e penso che di fatto tutte e tutti ci dobbiamo mettere in discussione ma in modo limpido e senza falsità o infingimenti. Ma il confronto va avantie si è deciso di proseguire il percorso di approfondimento nelle sedi delle conferenze regionali e di portare al 29 ottobre nella conferenza nazionale le istanze e le proposte da inserire nel dibattito congressuale”. Così la senatrice del Pd Monica Cirinnà.


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