“Questo provvedimento fa qualcosa di non scontato: affronta le esigenze delle famiglie mettendo da parte ideologie e pregiudizi. È il frutto di un lavoro faticoso con forze politiche diverse che hanno remato nella stessa direzione, come raramente accade. Un risultato fortemente voluto dal Partito democratico, che dimostra qualcosa di molto importante: quando la vita delle persone e delle famiglie non è trattata con gli strumenti dell’ideologia e del pregiudizio, si può costruire eguaglianza vera”. Lo ha detto la senatrice del Pd Monica Cirinnà intervenendo in aula sul dll sull’assegno unico.
“Molto bene che si parli di famiglie, al plurale – ha aggiunto – un testo inclusivo e aperto alla pluralità delle forme di vita familiare presenti nel nostro Paese. Così si attua quell’articolo 3 della Costituzione, comma 2, che troppo spesso dimentichiamo che afferma che compito della Repubblica è rimuovere ogni ostacolo che impedisca il libero sviluppo della persona umana e la piena partecipazione alla vita politica, economica e sociale”.
“Viene così garantita innanzitutto l’eguaglianza di genere – ha proseguito – Certo, l’assegno unico non basta: la strada è ancora molto lunga e bisogna arrivare a congedi perfettamente paritari, alla parità salariale, al contrasto senza quartiere a ogni discriminazione che ancora colpisce le donne sul lavoro. C’è poi l’eguaglianza tra i figli. L’assegno universale, ma proporzionato al reddito, rende tangibile il sostegno pubblico a tante situazioni dolorose e inaccettabili”.
“E poi c’è l’eguaglianza delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno – ha sottolineato -. L’assegno, ovviamente, non le esclude, ma, a differenza delle altre famiglie, non godono di pieno riconoscimento giuridico: anche nel caso dell’assegno unico, infatti, solo il genitore riconosciuto potrà accedere al beneficio ma anche il genitore non riconosciuto rientra nell’ISEE e dunque contribuirà a determinare il reddito familiare ai fini della quantificazione dell’assegno. Un paradosso, uno dei tanti quando si tratta di queste famiglie, che dimostra l’urgenza di riconoscerle”.
“Oggi si costruisce eguaglianza vera – ha concluso Cirinnà – Perché eguaglianza non è una parola vuota: eguaglianza è un processo continuo di trasformazione delle condizioni economiche e sociali in cui persone e famiglie vivono, ogni giorno, concretamente”.