“Che nel 2021 una donna si trovi a partorire da sola in cella è semplicemente inaccettabile. Se la vicenda processuale è quella riportata dai giornali, non posso che concordare con il doveroso invio degli ispettori da parte della Ministra Cartabia. Allo stesso tempo, però, non posso fare a meno di ricordare che nella legge di bilancio per il 2021 sono stati stanziati fondi (3.5 milioni di euro in tre anni) per la creazione di nuove case famiglia protette: quelle strutture, cioè, destinate ad accogliere detenute in gravidanza o con figli minori, quando non ci siano elementi di pericolosità e non sia possibile la detenzione domiciliare”. Lo scrive in un post su Facebook la senatrice Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd. “Lo scorso 27 maggio – aggiunge – ho depositato una interrogazione alla Ministra Cartabia proprio sul ritardo nell’utilizzo di questi fondi. Mi auguro che questa dolorosa vicenda spinga ad accelerare la creazione di queste strutture protette, affinché mai più un bambino o una bambina debba varcare la soglia di un carcere, o addirittura – come in questo caso – in un carcere nascere, in condizioni del tutto contrarie alla tutela della dignità delle persone”


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