“Finalmente l’Aula del Senato si appresta a votare il disegno di legge in favore degli orfani per crimini domestici. Un testo che è stato già approvato alla Camera all’unanimità e che si rende necessario per garantire ulteriori tutele agli orfani di femminicidio che di fatto sono bambini che subiscono un doppio trauma. Un minore che perde la madre perché uccisa dal padre o dal convivente, rimane privo di entrambe le figure genitoriali di riferimento. Questi minori sono vittime di un abnorme violenza domestica, crescono con forti disagi psicologici ritenendo che la violenza sia normale o abituale”. Lo afferma la senatrice del Pd Monica Cirinnà, relatrice del provvedimento ora all’esame dell’Aula del Senato.
“Questo disegno di legge – spiega – introduce misure precise e concrete. In particolare, si offre il gratuito patrocinio ai giovani minorenni per tutto il tempo del procedimento legale, si prevede il sequestro conservativo dei beni dell’uxoricida a garanzia del risarcimento dei danni civili che saranno liquidati a vantaggio dei minori, si riconosce dal giudice una somma di denaro (la provvisionale) a favore dei figli della vittima. Inoltre si esclude l’uxoricida dal diritto alla pensione di reversibilità, perché nel passato in molti casi chi ha ucciso la propria moglie aveva anche beneficiato, paradossalmente, della sua pensione. Ci sono ancora diversi articoli del testo che favoriscono una rete sociale, inclusiva e protettiva a garanzia degli orfani, con aiuto psicologico, sostegno scolastico, assistenza medica e spese farmaceutiche. C’è infine nel disegno di legge un importantissimo articolo, il decimo, che dà attenzione alla continuità degli affetti, snellendo tutte le norme di affido e adozione, in primis agli zii o ai nonni, che ancora rendono questi istituti farraginosi e di difficile applicazione. Penso che portare a casa questa legge – conclude Cirinnà – sia un ulteriore di attenzione a quel grande comparto di provvedimenti approvati in questa legislatura a favore dei diritti umani e dei diritti civili”.


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