“Voglio esprimere la mia solidarietà alle magistrate di Firenze e Bologna, oggetto di una intimidazione senza precedenti da parte del ministro dell’Interno: ai magistrati è garantita la libertà di manifestare le proprie opinioni, e devono poter decidere secondo diritto, senza per questo subire continuamente intimidazioni da parte del potere politico. Non è la prima volta che Salvini, nel totale silenzio del ministro della Giustizia, mostra insofferenza rispetto alla separazione dei poteri garantita dalla Costituzione. Le democratiche e i democratici di questo Paese non devono abbassare la guardia: occorre ribadire che le decisioni politiche trovano un limite nelle elementari garanzie costituzionali, poste a difesa dei cittadini proprio dagli eccessi del potere politico”. Lo dice la senatrice del Pd Monica Cirinnà, componente della commissione Giustizia.
“In questo momento pratichiamo la ‘resistenza’ – prosegue Cirinnà – stringendoci attorno a tutti gli operatori della giustizia, magistrati e avvocati in primo luogo, per preservarne autonomia e indipendenza: tanto più in un momento nel quale il CSM sta reagendo a quello che sembra essere uno dei più gravi episodi di corruzione e inaccettabile contaminazione politica della sua storia. Al di là delle responsabilità penali, che verranno accertate nelle sedi opportune, credo sia il momento di una forte assunzione di responsabilità politica, non solo per reagire agli attacchi allo stato di diritto, ma anche per tutelare l’ottimo lavoro che stanno svolgendo il vicepresidente Ermini e i componenti del CSM”.


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