“La road map in vista del prossimo Consiglio europeo dedicato alla Brexit sia basata su otto punti fermi”.
Così il senatore del Partito democratico Roberto Cociancich in dichiarazione di voto nell’Aula del Senato sulla risoluzione presentata dalla maggioranza dopo le comunicazioni del premier, Paolo Gentiloni.
“Primo: bisogna evitare che l’Unione europea rafforzi la propria tradizione burocratica, che il Regno unito aveva efficacemente contrastato – sottolinea l’esponente pd – Secondo: è importante che la riduzione del bilancio Ue conseguente al mancato pagamento della quota da parte dell’Unione europea ne indebolisca eccessivamente la struttura finanziaria. Anche in questo caso il Regno Unito aveva sempre combattuto una battaglia per pagare di meno di quanto proporzionalmente era tenuto a fare. Oggi abbiamo una riduzione di queste risorse e l’Unione dovrà vigilare affinché siano adeguatamente sostituite per perseguire gli obiettivi che l’Europa deve porsi. Terzo: è opportuno cogliere questa occasione per un’armonizzazione fiscale del sistema europeo, cominciando con l’evitare il damping e favorire il proliferare di paradisi fiscali, come potrebbe accadere proprio con lo stesso Regno Unito a cui bisogna porre la questione. Quarto: rafforzare le politiche a favore delle fonti energetiche alternative, spingendo l’Unione a puntare sulle fonti ‘verdi’ e pulite. Quinto: viene meno con l’uscita dell’Uk un avversario della zona Euro e dobbiamo cogliere l’occasione per rafforzare l’Ue con la costituzione di una unione bancaria europea e un bilancio dell’euro zona. Venendo meno, oggi, chi avversava principalmente questa strada bisogna compiere il passo per attraversare il guado. Sesto: garantire maggiore tutela del copyright e portare in Italia una sede del tribunale unificato di brevetti. Settimo: integrare il sistema di difesa europea e. ottavo ed ultimo punto, sviluppare una maggiore cooperazione sui temi sociali”.
“Questi i presupposti del mandato che riteniamo giusto affidare al nostro presidente del consiglio in vista del Consiglio europeo di Sabato su Brexit” ha concluso Cociancich.