“Il disegno di legge delega sull’editoria che oggi approviamo con il convinto sostegno del Pd, e che torna alla Camera per il via libera definitivo, è un testo positivo e rispondente alle attese del settore. Tra i suoi meriti, quello di ridisegnare con chiarezza i criteri per l’accesso ai fondi pubblici, puntando sul no profit e sulle cooperative di giornalisti ed escludendo seccamente sia i giornali di partito che le società quotate in borsa. In questo modo si superano le ambiguità del passato e vengono sostenuti i soggetti che fanno informazione anche e soprattutto sui territori e che puntano sul fattore lavoro e non sul capitale”. Lo dice il senatore del Pd Stefano Collina, che ha parlato in dichiarazione di voto per il gruppo dem.
“I contributi del nuovo Fondo per l’editoria – prosegue Collina – saranno inoltre collegati all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro, con criteri premiali legati all’assunzione di under 35, alla promozione della formazione e agli investimenti nell’innovazione. Chiaro dunque l’intento di accompagnare il grande processo di cambiamento che sta investendo il mondo dell’informazione. Il nuovo Fondo sarà in grado di restituire un quadro di prospettiva al settore editoriale e televisivo locale. Nel complesso – conclude Collina – questa legge delega restituisce valore all’editoria di territorio, per noi un’irrinunciabile infrastruttura democratica, un vero presidio culturale, uno strumento basilare per la promozione di comunità aperte e partecipate”.


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