Il senatore del Pd Vincenzo Cuomo, eletto in Campania, lancia un allarme sulla vicenda “Waterfront”, ossia la riqualificazione del lungomare cittadino con risorse europee e regionali diversi milioni di euro. Cuomo interviene dopo l’interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Napoli verso la Lande Spa, una delle due ditte aggiudicataria dei lavori già sottoposti a diversi controlli delle Autorità Giudiziarie e fermi in seguito a sequestro del cantiere e mancanza di coperture contabili.
“Dopo aver pagato 400 mila euro per lavori non eseguiti – dice Cuomo – si scopre di aver fatto lavorare una ditta per la quale sussiste il pericolo di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata, tendente a condizionarne le scelte e gli indirizzi. Una società che per questi motivi non poteva contrarre con la pubblica amministrazione. Un’altra ditta in associazione con quella interdetta invece è la stessa che è stata denunciata per difetto di esecuzione di opera pubblica a seguito del crollo di una strada in Sicilia.
Una vicenda che, per il Senatore PD, “desta allarme per le possibili infiltrazioni malavitose in seno all’ente comunale, se consideriamo anche le ricadute sulle finanze comunali, visto che in queste ore il comune deve restituire alla regione 2.190 milioni di euro di fondi europei non spesi, che si aggiungono agli altri milioni di euro non utilizzati relativi ai fondi ‘Più Europa’ che non sono stati spesi entro il 31 dicembre 2015 e che quindi andranno perduti. Un disastro ‘annunciato’ i cui responsabili hanno nomi e cognomi – conclude Cuomo – e che dimostra come nel Mezzogiorno lo sviluppo del territorio deve procedere di pari passo con la lotta alla criminalità, altrimenti ogni tentativo di rilancio è fallimentare”.


Ne Parlano