“L’ultima relazione semestrale della Dia mette in luce come il fenomeno della criminalità organizzata si stia inserendo nella vita dei giovani. Ragazzi di età preadolescenziale si ritrovano catapultati in un mondo dove il loro contributo di manovalanza è necessario per arricchire le organizzazioni criminali. Sono la linfa vitale di una rete che non necessariamente si articola intorno alle tradizionali famiglie mafiose ma anzi cattura ragazzi e ragazze che vivono in strada e in condizioni di estremo disagio. La Dia sottolinea inoltre come il reclutamento parta dal Sud, da quella parte del Paese ad altissima disoccupazione giovanile, e come i nuovi boss sfruttino il mondo dei social per la loro comunicazione violenta. Questo fenomeno dimostra l’urgenza di agire sul piano educativo e preventivo: un intervento che deve coinvolgere in modo prioritario le famiglie, spesso assuefatte o indifferenti ai comportamenti violenti dei propri figli. Questo investimento deve essere portato avanti anche da educatori, scuole, parrocchie e centri di aggregazione. Non c’è più tempo da perdere”. Lo dichiara la senatrice del Pd Vanna Iori, capogruppo in Commissione Istruzione.


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