“E’ grave che la Rai, azienda a capitale interamente pubblico, applichi contratti di lavoro dequalificanti e lesivi dei diritti e della dignità del personale impiegato, che non prevedono nemmeno la clausola sociale nei cambi di appalto. Ho presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio, per sapere quali misure intenda adottare per salvaguardare i lavoratori”. Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico, Bruno Astorre.
“A quanto emerso da un controllo dell’Ispettorato del lavoro – spiega il senatore dem – i lavoratori della ditta vincitrice nel 2016 di gara europea per i servizi di manovalanza e trasporto per il centro produzione Tv di Roma si sono visti applicare il contratto Unicoop, anziché il contratto collettivo delle organizzazioni sindacali più rappresentative come Cgil Cisl Uil/Confetra-Centrali Cooperative. Il ministro Di Maio – aggiunge Astorre – non può sottovalutare l’impatto delle scelte attuate da un’azienda a capitale interamente pubblico sulle altre imprese del settore privato, o le conseguenze che l’applicazione di contratti minori provoca sui lavoratori stessi. In considerazione del fatto che l’attuale contratto stipulato dopo l’ultima gara europea è al momento scaduto e non risulta essere stato pubblicato un nuovo bando di gara, chiedo al ministro – conclude Astorre – di adottare misure adeguate a rafforzare le tutele e il trattamento economico dei lavoratori impiegati nelle sedi dell’emittenza televisiva pubblica”.