“Ringrazio il direttore Di Mare per l’audizione resa oggi in commissione di Vigilanza Rai ma, almeno per quanto riguarda le ragioni della cancellazione in extremis dell’intervista del presidente Morra alla trasmissione Titolo V su cui ho chiesto spiegazioni, considero quelle fornite non adeguate e non esaustive” così Valeria Fedeli capogruppo PD in commissione di Vigilanza Rai. “Di Mare ha detto che per la complessità del programma in questione non sarebbe stato possibile apportare dei cambiamenti per garantire un contraddittorio alle dichiarazioni di Morra. Ci si chiede dunque perché la sua partecipazione era stata prevista fin dall’inizio senza un contraddittorio e soprattutto a cosa serve una trasmissione d’informazione che non sa reagire tempestivamente alle notizie. Al netto delle dichiarazioni assolutamente esecrabili, sessiste, violente di Nicola Morra, bloccare, per scelta editoriale come l’ha definita Di Mare, la sua partecipazione a un programma non è mai accettabile perché si tratta di censura. Una scelta non all’altezza della storia, dell’identità, del prestigio di una rete come Rai3 che vanta una tradizione e delle competenze importanti, estremamente qualificate che non possono essere mortificate né da scelte che poco hanno a che fare con la qualità dell’informazione, né tantomeno da innesti esterni come quelli che sono stati fatti nell’ultima stagione. Inoltre non posso che stigmatizzare quanto reso noto da Di Mare circa le ospitate di giornalisti e volti Rai in trasmissioni di reti concorrenti in concomitanza con il programma d’informazione della rete Cartabianca. La discrezionalità con la quale il direttore di Rai3 autorizza il proprio vicedirettore ad andare ospite a La7 mentre, contemporaneamente, scrive all’ad Salini per lamentarsi di altre importanti e autorevoli partecipazioni sulla stessa rete è oggettivamente inappropriato e inopportuno nei confronti degli stessi interessati, degli utenti e del servizio pubblico in generale”.


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