“L’amministratore delegato della Rai, Carlo
Fuortes, ha comunicato i nomi dei neo direttori dell’area corporate
dell’azienda. Tutte coperte da risorse interne della Rai ma anche,
sette su sette, tutti uomini. Un’oggettiva, incomprensibile,
ingiustificabile rimozione delle tante e qualificate competenze
femminili che anche a livello dirigenziale il servizio pubblico può
vantare”. E’ quanto lamenta la capogruppo Pd in commissione di
Vigilanza Rai, Valeria Fedeli.
“Vorrei conoscere, e provvedere formalmente in questo senso con un
quesito ad hoc in Vigilanza, quali sono stati i curriculum valutati e
le motivazioni di una scelta chiaramente discriminatoria. Non è questo
l’indirizzo che la nuova governance si era impegnato a seguire –
ricorda Fedeli – Escludere completamente le donne dalle nomine di
vertice non è mai accettabile ma lo è ancor meno per un’azienda che ha
il dovere di rappresentare, guidare, sostenere un cambiamento
culturale anche e soprattutto in senso paritario. Un vulnus e un
ostacolo molto grave sul percorso di rilancio e rinnovamento del
servizio pubblico. Senza competenze femminili non c’è infatti crescita
sostenibile e innovativa”.


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