“E’ stato un ripetersi di fatti e situazioni negative, offensive in vario modo verso le persone, le donne in particolare, e gli utenti a caratterizzare le ultime settimane in Rai” inizia così un articolo a firma Valeria Fedeli pubblicato su Prima Comunicazione in cui la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza cita i principi del Codice etico della Rai e richiama al ruolo “prioritario di controllo, indirizzo e sanzione delle apicalità di rete e della Commissione Stabile per il Codice Etico”. “Una Commissione che sarebbe utile e urgente audire in Vigilanza” scrive la senatrice citando i recenti casi che hanno coinvolto Viale Mazzini, dal tutorial di ‘Detto Fatto’ alla battuta sessista del giornalista di Rai Sport, dal caso Littizzetto a quello Corona ma anche le contestate interviste senza contraddittorio ai politici o le ospitate su reti concorrenti. “Una serie di circostanze lesive dell’immagine dell’azienda, della missione della Rai, del diritto degli utenti a un servizio pubblico di qualità, autorevole, plurale e quindi all’altezza della sua tradizione. Ragion per cui, nei tempi e nei modi definiti dalla legge, la Rai dovrà rinnovare le proprie apicalità per consentire l’avvio di un concreto percorso di cambiamento virtuoso, per riaffermare un protagonismo sul mercato interno e internazionale e per poter accompagnare il Paese attraverso le profonde e necessarie trasformazioni, penso soprattutto all’innovazione digitale, che vanno accolte e governate”. Nell’articolo Fedeli cita anche “la scelta di non partecipazione della Rai rispetto all’avvio della piattaforma di diffusione in streaming di contenuti culturali nata in collaborazione tra Mibact, Cdp e Chili SPA” di cui – scrive ancora Fedeli – sarà molto utile conoscere dall’ad Salini le ragioni”.


Ne Parlano