“Salvini ha ispirato Di Maio che non ha perso tempo a proporre la sua personalissima versione del “censimento”. Forse spera in una risalita negli sconfortanti sondaggi degli ultimi giorni. Ma copiare l’originale non è mai una buona idea, lo dichiara il già vicepresidente della commissione di vigilanza Rai e senatore del Pd Salvatore Margiotta.
Tra l’altro Di Maio, chiedendo di schedare i raccomandati nella pubblica amministrazione e i giornalisti della Rai, trascura tutti quelli che negli ultimi anni hanno trovato un posto nelle file del M5S a partire proprio da Lanzalone. Credo che Di Maio non possa dare a nessuno lezioni dopo la gestione personalistica e opaca delle nomine e degli incarichi che i grillini hanno fatto in questi anni.
Se fossi nei suoi panni partirei, dunque, dal censire e schedare la sequela di raccomandati che hanno trovato incarichi vari nel suo movimento in barba alle tanto decantate trasparenza e meritocrazia che, a bene vedere, sono rimaste parole vuote in un progetto di governo sempre più opaco”. Lo afferma il senatore del Pd Salvatore Margiotta, già membro della commissione di Vigilanza Rai.


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