“Con il suo intervento in commissione Vigilanza, il senatore Paragone ha certificato che, in merito alla lettura faziosa dei dati Agcom fornita dal Presidente Foa e al suo ruolo esorbitante e fuori controllo, il M5S ha sposato in pieno le posizioni del Pd. Ci auguriamo non si tratti solo di una posizione tattica. Sono state, dunque, non solo confermate ma anche rafforzate le nostre critiche alla gestione assai poco neutrale e di garanzia dei principali dossier da parte del Presidente e al ruolo eccessivo e sproporzionato che si sta costruendo in Rai. Una diarchia -di fatto- che sta tradendo lo spirito della legge e l’inconsistenza del M5S.
Purtroppo, abbiamo dovuto constatare anche la leggerezza del piano news che, non a caso, ho definito, nel corso del mio intervento, minimale e che non è in nessun modo all’altezza della sfida lanciata da Gubitosi e che i successori, con fortune alterne, hanno provato a riprendere. In questo caso, invece, ci troviamo di fronte a una proposta inconsistente e priva di qualsiasi visione strategica.
Le audizioni hanno certificato che per la Rai si prospettano mesi molto difficili, con un Presidente che pensa di essere l’amministratore delegato e un amministratore delegato che, pur avendo le carte in regola dal punto di vista del curriculum, non resiste alle intromissioni sempre più eccessive del Presidente”. Lo afferma il senatore del Pd Salvatore Margiotta, membro della commissione di Vigilanza Rai.


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