“Ancora un passo indietro in tema di diritti da parte del governo e ancora tanta propaganda politica che passa addosso alle famiglie, ai sentimenti, agli affetti, con la solita ‘ruspa’ con cui si travolge ogni cosa. Quello che resta sono cittadini sempre meno liberi, ingabbiati in una società che si vuole più chiusa e arroccata. La politica ha il dovere di allargare il campo dei diritti. Il ritorno alla denominazione ‘madre- padre’ li comprime nuovamente, annullando anni di battaglie”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione sul femminicidio. “Il governo – prosegue Valente – ripensi alla sua linea in tema di diritti di famiglia e nel frattempo, se dovesse restargli tempo tra la propaganda e gli slogan fatti sulla pelle dei cittadini, magari potrebbe occuparsi anche di un paese in piena recessione”.


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