“Non accetteremo null’altro che una verità credibile. La misura è colma. Nostro figlio merita giustizia”.
Questo in sintesi è il messaggio che Paola e Claudio, genitori Regeni hanno lanciato in conferenza stampa oggi al Senato insieme al presidente della Commissione Diritti Umani, il senatore del Partito democratico Luigi Manconi.
“Se il 5 aprile sarà una giornata vuota confidiamo in una risposta forte del nostro Governo. Ma molto forte. E’ dal 25 gennaio che attendiamo una risposta su Giulio” ha detto la madre di Regeni nel corso dell’incontro con i giornalisti.
“Bisogna considerare una revisione delle relazioni diplomatico-consolari tra il nostro Paese e l’Egitto, – ha aggiunto Manconi – richiamare l’ambasciatore per consultazioni e considerare l’ineludibilità di atti concreti come quello di dichiarare l’Egitto paese non sicuro sulla scorta di quanto accaduto a Giulio Regeni e sul numero di persone scomparse: un tale provvedimento avrebbe effetti non insignificante sui flussi turistici verso quel Paese”.
“Stiamo collaborando con la Procura ma le investigazioni purtroppo le stanno facendo soprattutto al Cairo – ha confessato il legale della famiglia Alessandra Ballerini – abbiamo individuato anche degli avvocati in Egitto e stiamo chiedendo gli stessi elementi che ha chiesto la procura. Non pensiamo che il 5 aprile ci venga consegnato il colpevole, sarà un incontro solo tra investigatori di polizia a quanto ci è dato sapere” e “non sappiamo cosa ci porteranno rispetto a quello che abbiamo chiesto”.
Il senatore Manconi ha poi ha aggiunto che risulta “evidente che è in atto, all’interno del sistema di potere egiziano, uno scontro e anche intorno alla vicenda di Regeni ci sono volonta’ diverse. Cio’ che appare inequivocabile e’ che non c’e’ stato un orientamento che facesse prevalere la verita’. Da questo punto di vista la fiducia che abbiamo verso Pignatone e’ forte e ampiamente confermata dai fatti. Tuttavia, penso che si debba operare anche con una determinazione maggiore di quella finora adottata e porre con urgenza in tempi stretti”.