“Ad 1 anno dalla sua approvazione, il decreto-legge liste d’attesa rimane un completo
fallimento: ben 3 dei 6 decreti attuativi previsti, infatti, non sono
ancora stati pubblicati. Come se non bastasse, di questi 3 uno risulta
già scaduto, mentre per gli altri 2 non è neanche prevista una data di
scadenza. Come denuncio da tempo, questo provvedimento – presentato
dal Governo come rivoluzionario e risolutivo per il nostro Servizio
sanitario nazionale – non ha avuto e non avrà alcun effetto concreto
per i cittadini italiani”. Lo scrive in un post su Facebook Andrea
Crisanti, microbiologo e senatore Pd.
“Nel frattempo, secondo i dati dell’ultimo rapporto annuale
dell’Istat, nel 2024 – ricorda – 1 italiano su 10 è stato costretto a
rinunciare a visite o esami specialistici, principalmente a causa
delle lunghe liste d’attesa e per la difficoltà di pagare le
prestazioni sanitarie. Il problema delle liste di attesa non si
risolve con provvedimenti spot: deve essere completamente ripensata la
struttura del Servizio sanitario nazionale, a partire dal rapporto fra
pubblico e privato, totalmente sbilanciato a favore di quest’ultimo”.


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