Le parole dette dal presidente del Veneto Luca Zaia ieri sera a Cortina “non stanno ne’ in cielo ne’ in terra, non corrispondono ai fatti e sono smentite dalle telefonate intercettate che lui ha fatto al dg di Azienza Zero Toniolo”. Replica così oggi all’ANSA il professor Andrea Crisanti, attuale senatore del Pd, alla ricostruzione fatta dal Governatore sull’uso dei tamponi rapidi antigenici per lo screening in Veneto tra la prima e la seconda ondata del Covid. “Dalle intercettazioni si evidenzia chiaramente che per mesi ho rappresentato un problema – prosegue – e che finalmente Zaia aveva l’opportunità per schiantarmi. Trovo incredibile che in un Paese democratico un presidente di Regione utilizzi i soldi pubblici ed eserciti tutte le leve del potere per attaccare un semplice cittadino che osa criticare la Regione”. Secondo Crisanti, “in un Paese civile Zaia non starebbe ancora lì. L’utilizzo dei tamponi rapidi per gli screening è stato sbagliato”


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