Il provvedimento con cui il Governo modifica i criteri e le modalità di trasmissione della cittadinanza per i connazionali residenti all’estero è ingiustificato, ingiusto e intempestivo. Gli italo discendenti, di fatto, vengono ingiustamente penalizzati. Che si tratti di un provvedimento ingiustificato è evidente: il ricorso alla forma del decreto imporrebbe il carattere di urgenza. Urgenza che non esiste. Urgenza è una minaccia alla sicurezza nazionale, certo non la paura, immotivata, di assistere ad una invasione di Italo discendenti. Ci vorrebbero circa 500 anni prima che gli Italo discendenti di ritorno possano raggiungere pari cifra dei cittadini italiani. Forse la paura di questo Governo nei confronti degli italiani all’estero è un’altra e deriva dal fatto che non lo votano. Gli italo discendenti non sono degli opportunisti, approfittatori e disonesti, come qualcuno ha cercato di dipingerli. Ma persone verso cui abbiamo un debito morale e materiale. Dal 1870 al 1970 sono emigrate 29mln di persone. Emigrate perché si trovavano nel nostro Paese in condizioni drammatiche. Hanno pagato un prezzo duro e tanto hanno dato al Paese. Le rimesse dei nostri connazionali all’estero sono state una incredibile fonte di ricchezza per il Paese. Ora vengono demonizzati. Quando saremo maggioranza cambieremo questa legge ingiusta e dannosa”. Così’ il senatore del Pd Andrea Crisanti intervenendo nell’aula di Palazzo Madama, in sede di discussione del disegno di legge di conversione del Decreto sulla cittadinanza.


Ne Parlano