“Non c’è nessuna tutela della casta nel ddl contro le intimidazioni agli amministratori pubblici, ora all’esame dell’Aula del Senato. Non corrisponde a verità che il giornalista che diffama i politici o gli amministratori locali rischi fino a nove anni di carcere. L’aggravante, che è stata introdotto con l’articolo 3 del ddl, riguarda solamente la diffamazione a carattere ‘ritorsivo’. Per fare chiarezza: il privato cittadino a cui per esempio è stata negata una concessione che si serve del giornalista o del giornale per esercitare una pressione nei confronti dell’assessore o dell’amministrazione comunale, compie un atto ritorsivo. Per questo incorrerà nell’aggravante. Ogni altra ricostruzione è priva di fondamento e funzionale solo ad alimentare un clima negativo che crea confusione e disinformazione”. Lo afferma in una nota il senatore del Pd Giuseppe Cucca, relatore del provvedimento.


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