‘Fare chiarezza sulle procedure per le assunzioni dei giornalisti in Rai’. Lo chiede il senatore del Pd Vincenzo Cuomo con un’interrogazione al presidente della commissione di Vigilanza e al direttore generale della Rai nella quale ricorda come ‘la RAI-Radiotelevisione italiana ha proceduto all’assunzione per chiamata diretta di 35 giornalisti attingendo esclusivamente dagli ex allievi della scuola di Perugia ed escludendo gli allievi provenienti dalle altre 11 scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine nazionale dei giornalisti’. ‘In un accordo tra la Rai e l’Usigrai – aggiunge – è stato stabilito che si utilizzassero tre procedure di assunzioni: un bando per un concorso per stabilizzare i precari ed i giornalisti con altri contratti già impegnati in RAI, un altro bando per un concorso pubblico da espletare a settembre, e l’assunzione di nuove risorse umane mediante la scuola di Perugia, che ha di fatto esclusi preliminarmente a qualsivoglia procedura selettiva tutti quelli provenienti dalle altre scuole di giornalismo, nonostante che per il quadro di indirizzi siano tutte parificate’. ‘E’ evidente che fino ad ora l’azienda abbia agito con inspiegabile disparità – sottolinea il senatore PD – per di più mentre l’annunciato concorso pubblico, più volte annunciato, non è stato mai bandito. E’ invece necessario che le procedure di selezione del personale in Rai, come in tutte le aziende con prevalente capitale pubblico, avvengano attraverso meccanismi trasparenti e concorsi pubblici con procedure selettive aperte a tutti i cittadini in possesso dei requisiti professionali richiesti dai bandi di concorso’. ‘E’ inoltre indispensabile – conclude Cuomo – accertare se la Rai, attingendo esclusivamente alla Scuola di giornalismo di Perugia, non abbia violato le vigenti leggi sull’accesso in aziende pubbliche, oltre a chiarire quanti dei 35 nuovi assunti sono attualmente impegnati nelle sedi regionali e quanti invece sono di fatto rientrati nella sede di Roma’.

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